IL METODO

La nascita di una visione

Alla fine degli anni ‘80, Nadia sta studiando all’ISEF (oggi Scienze Motorie) e, per mantenersi gli studi, lavora come istruttrice di nuoto in una piscina comunale. 

Quando arriva il momento di scegliere la tesi, la direzione è chiara: idrokinesiologia in gravidanza. Questa scelta la porta a immergersi in un percorso fatto di tirocinio in ospedale, convegni e corsi per ostetriche. Non si limita alla teoria: inizia a guidare i primi corsi per gestanti, alternando incontri in acqua a momenti di approfondimento fuori dalla piscina.

Poi succede qualcosa di inaspettato: alcune mamme, entusiaste dell’esperienza, le chiedono di continuare anche dopo il parto. È un’idea nuova, quasi inesplorata in Italia. Spinta da questo desiderio, Nadia si forma in Francia sull’acquaticità neonatale e, con pochi strumenti ma tanta passione, inizia i primi corsi con i neonati delle sue gestanti.

I primi corsi e la magia della borsa di Mary Poppins

I primi corsi si svolgono nelle piscine pubbliche, quelle con l’acqua a 28 gradi, dove genitori e bambini devono muoversi continuamente per non sentire freddo. 

A bordo vasca, c’è una borsa, sempre la stessa, che somiglia a quella di Mary Poppins: piena di giochi, oggetti colorati, strumenti improvvisati per trasformare l’acqua in un luogo magico. Non è facile, ma è bellissimo.

E così, il sogno cresce. Si parte con pochi gruppi, poi sempre di più. L’interesse aumenta e i genitori tornano, si fidano, raccontano ad altri.

Nel mentre, nasce anche la sua prima figlia.

La prima piscina (1994)

Nel ‘94, dopo anni di corsi in strutture pubbliche, nasce la prima piscina dedicata all’acquaticità infantile. È piccola, appena 4×10 metri, ma è calda, accogliente, pensata per mamme e neonati.

L’idea è innovativa: all’epoca l’acquaticità 0-3 anni è quasi sconosciuta in Italia. Anzi, è proprio Nadia a diventare formatrice per la European, contribuendo a creare i primi corsi ufficiali per insegnanti di acquaticità neonatale nel Paese.

Il passaparola esplode. Le richieste aumentano, la lista d’attesa si allunga fino a tre anni. Per garantire un percorso di qualità, possono accedere solo i bimbi delle mamme che hanno seguito il corso in gravidanza.

Il Centro Acqua (2002)

Il successo della prima piscina porta alla realizzazione di un sogno ancora più grande: nel 2002 nasce il Centro Acqua, una struttura pensata per ospitare centinaia di bambini ogni settimana. Diventa un punto di riferimento per le famiglie, un luogo di incontro, crescita e condivisione.

Il progetto continua ad espandersi, mantenendo sempre lo stesso obiettivo: accompagnare i bambini in un percorso di scoperta, benessere e fiducia nell’acqua.

BimbiPiù Acquatici oggi

Oggi il metodo BimbiPiù Acquatici è presente in diverse città d’Italia grazie a una formula semplice: collaboriamo con piscine locali, affittando spazi nei weekend per portare il nostro metodo ovunque sia possibile.

Attualmente, siamo presenti a Roma, Verona, Treviso e Udine, con l’obiettivo di crescere ancora, per insegnare ai bambini a nuotare sin da piccoli.

Il metodo BimbiPiù Acquatici

Il format proposto è uguale in tutte sedi, per garantirne la qualità in ognuna. 

1. Acqua calda e profonda

L’attività viene svolta in acqua a 32° e dove i bambini non toccano (circa 1.20m). A differenza dell’acqua bassa, dove i bambini si spostano prevalentemente camminando, in acqua profonda sono in continuo movimento e possono imparare a nuotare.

2. Attività personalizzata in base all’età del bambino

Ci sono più cambiamenti e trasformazioni in un bambino da 0 a 3 anni che nel restante periodo della vita, da 4 ad 90 anni. Per questo le attività che proponiamo ad un bambino da 4 a 8 mesi sono completamente diverse da quelle adatte a bambini da 8 a 14 o da 14 a 36 mesi.

3. Motivazione e coinvolgimento del bambino

Le lezioni sono costruite sulla motivazione del bambino, coinvolgendolo su tutti i piani della personalità. In ogni lezione vengono proposte 3 giochi diversi che cambiano per tutte le 42 lezioni dell’anno… il bambino è talmente incuriosito e coinvolto che spesso si dimentica dell’acqua, e delle sue paure e pedala per raggiungere il gioco!

4. Insegnanti con preparazione specifica e lezioni strutturate

Presenza di insegnanti competenti e preparati, formati con un lungo iter formativo, costantemente aggiornati e supervisionati, e specializzati sul mondo del bambino. Le lezioni sono strutturare, organizzate e seguono una programmazione annuale, questo per avere varietà di giochi e materiali, e soprattutto per avere una progressione di esercizi con difficoltà crescenti.

5. Genitore in acqua anche con i 3-6 anni

Abbiamo scelto di lavorare con il genitore in acqua anche con i bambini da tre a sei anni. Questo permette ai bambini di imparare a nuotare in tempi molto brevi, potendo ridurre al minimo il materiale di sostegno (in assenza del genitore, i bambini devono avere più sostegno del necessario per garantire la sicurezza). Inoltre, grazie all’aiuto del genitore, seguendo i suggerimenti dell’insegnante, i bambini imparano a nuotare a stile e dorso prima dei sei anni.

6. Magic Air Belts

Le Magic Air Belts, le cinturine magiche, sono un materiale didattico che abbiamo ideato e brevettato per insegnare ai bambini a nuotare presto da soli. A differenza di salvagenti e braccioli, in cui il bambino assume una posizione verticale, con la cinturina magica dietro la schiena il bambino è in posizione obliqua “del cagnolino”. In questo modo si possono sgonfiare in ogni lezione fino a che impara a nuotare da solo!

Imparare a nuotare sin da piccoli

Nel 2024 uno studio dell’Università di Verona ha dimostrato che l’80% dei bambini che frequenta i corsi BimbiPiù Acquatici impara a nuotare prima dei due anni (la media nazionale è di 4/5 anni).